SENSORI AD ULTRASUONI HYDE PARK
Masautomazione, tra i numerosi sensori di intercettazione e di controllo presenta al mercato italiano un fiore all’occhiello: i sensori ad ultrasuoni della rappresentata americana HYDE PARK, leader mondiale per questo tipo di sensori.
Il sensore ad ultrasuoni “sente” un oggetto con le stesse modalità con cui l’orecchio umano sente un suono, al contrario del dispositivo fotoelettrico che “vede” un oggetto.
L’ultrasuono è quindi indifferente allo sporco, al tipo di riflessione determinata dalla superficie dell’oggetto, al suo colore ecc. Vi sono quindi numerose applicazioni in moltissimi settori in cui il sensore ad ultrasuoni è più affidabile di quello fotoelettrico. Uno svantaggio del sensore ad ultrasuoni è dato dalle facili interferenze generate da echi secondari determinati da oggetti posti anche lateralmente alla traiettoria del cono di emissione.
I sensori Hyde Park ovviano a questo svantaggio grazie al microprocessore di cui sono dotati, in quanto con una semplicissima programmazione a sensore installato, l’operatore può stabilire il campo di azione entro la quale il sensore intercetta l’oggetto.
Ogni eco secondario dovuto ad oggetti posti al di fuori di questo campo di azione definito “finestra” non viene rilevato. Per predisporre tale “finestra” è sufficiente porre un target (un semplice oggetto piatto) davanti al sensore, prima sul limite massimo e poi sul limite minimo, e memorizzare questi valori premendo semplicemente un pulsante all’interno del sensore dopo avere rimosso il coperchio di protezione del pulsante.
FIBRE OTTICHE ASTEEL
Poiché la minima finestra programmabile è di soli 13 mm, questi sensori possono intercettare con la massima precisione e sicurezza oggetti rotondi posti a diretto contatto uno dietro l’altro, come per esempio bottiglie o vasetti su un convogliatore. Impostando il segnale all’assenza di eco, viene intercettato qualunque oggetto, anche molto riflettente, e di qualsiasi forma. Ogni eco secondario dovuto ad oggetti posti al di fuori della”finestra” non viene rilevato. Come si può notare i sensori Hyde Park accentrano le funzioni dei più avanzati sensori fotoelettrici quali quelli a soppressione dello sfondo, a riflessione polarizzata ecc. anche in situazioni ambientali difficili ed in presenza di sporco, di polvere, di schizzi di materiale liquido o denso.
APPLICAZIONI: su impianti di verniciatura, plastificazione, lavaggio e finissaggio, anodizzazione, stampa, chimici e farmaceutici, trattamento delle acque, tintura (tessile), conceria, alimentare ecc. , nei più gravosi ambienti industriali poiché funzionano anche con la parte sensibile coperta da schizzi di grasso, olio, inchiostro, materiali viscosi e sporco di ogni genere.
In conclusione, data la loro caratteristica funzionale, questi sensori intercettano qualsiasi oggetto indipendentemente dal tipo di materiale, riflettenza, trasparenza, colorazione diversa ecc.